Intolleranze Alimentari
La moderna immunologia ha spiegato che alcune patologie e condizioni di disagio sono le valvole di sfogo di un organismo infiammato e sovraccarico. Alimenti comuni e di per sé sani, quando mangiati in modo eccessivo o ripetitivo, possono generare reazioni infiammatorie dell’organismo.
Presso la Farmacia Scalese di Prato è possibile sottoporsi al Test per le Intolleranze Alimentari, un esame innovativo e scientificamente all’avanguardia che valuta il livello di infiammazione causato dal cibo, in modo indolore mediante il prelievo di sangue capillare dal polpastrello.
E’ un metodo di valutazione che individua i singoli alimenti a cui sei più o meno sensibile grazie ad innovative analisi di laboratorio per aiutarti a ritrovare equilibrio e benessere.
Cos’è la sensibilità alimentare – Ognuno di noi può essere più o meno sensibile a certi alimenti anche se seguiamo una dieta sana, equilibrata e variata. Gli alimenti a cui siamo sensibili possono aumentare il grado di infiammazione del nostro organismo o provocare sintomatologie specifiche.
Interleuchina 6 – è una citochina che si libera nell’organismo solo quando l’infiammazione è già presente e conclamata. Questo parametro permette di sapere se le eventuali avversità sono solo in una fase iniziale o contribuiscono all’infiammazione dell’intero organismo.
Predisposizione genetica all’intolleranza al lattosio – Nelle persone geneticamente predisposte decresce fortemente il livello di un enzima chiamato lattasi, che permette al lattosio di essere digerito. Senza questo enzima, il lattosio fermenta causando discomfort intestinale e vari tipi di disturbi. L’analisi genetica permette quindi a ciascuno di noi di sapere se dover prestare particolare attenzione a latte e latticini.
Analisi di Food Reactivity – analisi della reattività a 92 alimenti rileva solo le proteine che il nostro sistema immunitario vede come “estranee” e che generano reactivity, così da poter predisporre una strategia precisa e personalizzata per ritrovare la tolleranza del singolo alimento.
Reactivity al glutine – il glutine è un complesso di proteine tipico di alcuni cereali, formato principalmente da glutenina e gliadina.
Molte persone, anche se non celiache, manifestano alcuni disturbi riconducibili ad un’assunzione continuata di glutine.
è un esame, effettuato mediante la metodica ELISA, che permette di individuare quali siano le proteine alimentari contro le quali l’organismo ha reazioni avverse. In particolare viene quantificata la reazione diretta tra gli anticorpi di classe G (IgG) presenti nel sangue del paziente ed alcuni antigeni alimentari.
è utile per conoscere gli alimenti che possono disturbare il nostro organismo. Come riportato anche da molti studi, l’eliminazione (per un periodo di 4-6 mesi) e l’eventuale reintroduzione graduale di questi alimenti nella dieta quotidiana può indurre un miglioramento della sintomatologia.
comprende, oltre ai risultati analitici, anche i consigli di trattamento nutrizionali personalizzati per intraprendere il percorso di recupero della tolleranza.
è disponibile nelle versioni da 46, 92 e 184 alimenti, oppure nella versione FIT 92 alimenti L.O.V. (Latto-Ovo-Vegetariano).
E’ un test che aiuta a capire se si sta consumando un eccesso di specifici alimenti misurando l’infiammazione dell’organismo, valutando sia il quantitativo di Immunoglobuline (IgG) alimento specifiche, che i valori infiammatori, tramite i livelli di BAFF e PAF.
Valuta inoltre l’eventuale presenza di mutazioni al gene TNFSF13B, legate allo sviluppo di patologie autoimmuni dovute all’infiammazione da alimenti.
I medici e gli specialisti di GEK Lab, esperti di medicina di precisione, sulla base dei risultati del test suggeriranno un percorso personalizzato di tipo nutrizionale e integrativo, basandosi su una dieta di rotazione dei Grandi Gruppi Alimentari.
Il punto chiave di questa rotazione è che per recuperare il rapporto fisiologico con il cibo, facendo rientrare l’infiammazione e ottenendo dimagrimento e benessere, è necessario mantenere un contatto con tutti i gruppi alimentari, senza eliminarne nessuno.
Sarà quindi possibile, seguendo un’alimentazione sana e consapevole, supportare il riequilibrio del peso corporeo e recuperare benessere ed energia e, nel rispetto della propria individualità, miglioreranno o scompariranno sintomi legati all’infiammazione, prevenendo allo stesso tempo futuri problemi di salute.
Il gene TNFSF13B codifica per BBAF e PAF e una sua mutazione può aumentarne la produzione, aumentandone i livelli; in questo caso uno stile di vita ed un’alimentazione corretta potrebbe non essere sufficienti ad abbassarne i valori e a ridurre l’infiammazione.
Per questo motivo è importante conoscere l’espressione del gene TNFSF13B.
BBAF e PAF – sono citochine infiammatorie implicate in gran parte dei processi difensivi dell’organismo e nella produzione degli anticorpi, andando quindi a partecipare attivamente all’infiammazione; alcuni alimenti possono quindi innalzare i livelli di BBAF e PAF, scatenando una risposta infiammatoria nel nostro organismo.
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